Nel 1990 inizio le mie ricerche attraverso la riscoperta delle antiche tecniche di lavorazione. Perugino, Raffaello, Piero della Francesca ma anche Leonardo Michelangelo e Caravaggio, sono stati oggetto di studio direttamente nei musei dove ho potuto approfondire il loro modo di dipingere. Tutto questo, porterà, nel 2000, al brevetto per invenzione della PICTOGRAFIA.
Tale esperienza, condivisa con la sorella Francesca, Romolo ed il team di artisti che compongono la Bottega Tifernate, ha maturato in me una conoscenza sui colori, ma anche sulla trasformazione della materia così profonde da ispirare un nuovo modo di vedere l’arte. Provengo da una formazione classica: Il Rinascimento è il periodo che ho approfondito maggiormente.
Collaboro con importanti musei come il Louvre di Parigi, il Metropolitan di New York, i Musei Vaticani, gli Uffizi ed il British Museum dove mi reco spesso per approfondire la conoscenza del colore, delle pennellate, del modo di dipingere di grandi artisti protagonisti di quel periodo. Solitamente, essi avevano un committente e dovevano seguire canoni iconografici prestabiliti; nell’ultimo secolo invece, è l’artista che propone un suo stile e un suo pensiero, creando un percorso che ha avuto la sua massima espressione con l”INFORMALE”.
La mia idea è quella di un “ritorno alla forma” con l’utilizzo di linee e curve essenziali che, con l’aiuto del colore, permettono di ricreare il pathos che provoca un paesaggio fiorito o l’intimità di un ritratto sacro, senza distrazioni. Non seguo canoni prospettici o accademici, piuttosto cerco di esprimere i miei sentimenti nella maniera più “sintetica” possibile.
Negli anni ho creato opere dove inserivo l’emozione di una scoperta, il raggiungimento di un traguardo ma anche la forte delusione data da una sconfitta. Vedo nei miei quadri una continua contaminazione e un riutilizzo di tecniche antiche su materiali moderni, linee e forme ispirate da grandi capolavori ma anche il profumo e i colori, il paesaggio della nostra terra.